Il cotone

Il cotone (il cui termine deriva dall’arabo ‘katun’, ‘terra di conquista’), chiamato con il nome scientifico di Gossypium, è una pianta dalle origini indiane, delle regioni tropicali e subtropicali dell’Africa e delle Americhe. Può raggiungere oltre 1,50m di altezza ed ha una lunga vita.

Il maggiore utilizzo di questa pianta è per la creazione della fibra di cotone, utilizzata a sua volta per la produzione di tessuti.

La fibra di cotone viene ricavata tramite la bambagia, ovvero la peluria bianca che avvolge i semi.

Viene considerata inoltre la prima pianta tessile del mondo.

E’ favorevole ai Paesi con una stagione caldo-secca e una umida.

Proprio per questo, i cotoni di alta qualità provengono dai paesi desertici, in particolare dall’Egitto il Pakistan e la Russia.

Mentre i paesi con maggiore produzione sono la Cina e gli Stati Uniti.

Una breve storia

The Illustrated London News- Khamgaon Cotton Market, West Berar, India

Il cotone, vede la sua nascita già prima del secondo millennio a.C. in India e in Perù, luoghi dove tutt’oggi abbiamo la produzione di cotoni di alta qualità.

Sono state ritrovate tracce ancora più recenti grazie ai geroglifici egiziani. Anche l’Egitto infatti, vanta fra i migliori cotoni presenti sul commercio mondiale attuale.

Venne poi importato prima in Sicilia e successivamente in tutta l’Europa, grazie alla popolazione araba che aveva sviluppato vari sistemi di irrigazione.

In particolare, ha visto il suo avvento in Europa con la conquista della Spagna da parte degli Arabi, che introdussero anche le tecniche di filatura e tessitura, oltre alla coltivazione che venne però interrotta a causa della famosa cacciata dei Mori (la Reconquista).

Ma non venne abbandonato l’utilizzo di cotone; il Portogallo infatti divenne il principale importatore del pregiato cotone indiano.

Poi, grazie alla rivoluzione industriale nel Regno Unito, aumentò la produzione di tessuti e filati. Questo comportò molteplici innovazioni nell’ambito della coltivazione e della lavorazione del cotone.

Utilizzo

Come abbiamo già accennato, il cotone viene principalmente utilizzato per la produzione di elementi tessili.

In particolar modo per la creazione di:

-Denim, utilizzato per i jeans, composto da cotone blu e lino.

-Chintz, è un tessuto di cotone robusto, caratterizzato da colori vivaci e dalla mano lucida. Viene utilizzato nel mondo della tappezzeria o tende, copriletti, cuscini e divani.Nasce in India, per questo inizialmente venivano riprodotti motivi indiani, per passare poi a stampe di fiori con colori accesi. Un tipo di chintz famoso è la toile de Jouy, caratterizzato da illustrazioni di medaglioni con personaggi storici e paesaggi in rosso e blu.

-Seersucker, tessuto fine di cotone, utilizzato prevalentemente per indumenti estivi. Anche questo tessuto, è originario dell’India. E’ un tessuto morbido, fresco e aiuta la traspirazione. E’ un tessuto a righe, creato generalmente con i colori del bianco e blu. Ha la particolarità di non dover essere stirato, in quanto l’effetto stropicciato è il suo punto distintivo.

-Fustagno, utilizzato per l’abbigliamento da lavoro

-Spugna, quella che abbiamo in tutti i nostri bagni.

-Filo di Scozia, un filato per la cucitura di alta qualità, lucido e per questo simile alla seta. Viene prodotto con le fibre del cotone a tiglio lungo egiziano, che cresce sul delta del Nilo.

-Prodotti per labiancheria per la casa

-Abbigliamentogenerale

Caratteristiche

• È ipoallergenico

• È permeabileall’aria

• Tamponail cattivo odore del sudore

• È molto resistente

• E’ igroscopico: assorbe bene acqua e sudore

• Lavaggio consigliato a 60°fino ad un massimo di 90°per l’igienizzazione del tessuto

• Non va asciugato direttamente al sole in quanto potrebbe ingiallire

Come riconoscere la qualità del cotone?

Si può distinguere dalla lunghezza delle fibre, ovvero più lunga è la fibra, migliore sarà il cotone. Ovviamente anche altri fattori aiuteranno nel capire la qualità del tessuto: il colore, la morbidezza, la finezzae la resistenza.